“Tutto ciò che riguarda Gragnano non prescinde dalla pasta IGP, proprio come la nostra start up”
Diverse ma complementari. Vissuti e percorsi paralleli che all’improvviso si intrecciano all’alba di una sfida difficile, ma anche estremamente eccitante.
Dietro questo progetto ci siamo noi e le nostre storie: quelle di Chiara, Tullia, Anna, Antonella e Daniela. Cinque donne, alcune amiche da sempre, altre di recente data, ma con un grande legame in comune: l’amore per le nostre radici.
Tutte abbiamo a che fare con Gragnano: qualcuna di noi vive qui, altre ci sono nate per poi trasferirsi altrove, altre ancora lavorano qui.
Tullia è psicologa e si occupa di risorse umane, Anna è commercialista e a lei abbiamo affidato la contabilità.
Antonella ha una lunga esperienza nel settore import-export e pertanto cura i rapporti con fornitori e clienti.
Daniela ha lavorato nella ristorazione ed è la responsabile della nostra sala di degustazione.
E infine c’è Chiara, assessore e studentessa universitaria.
E’ stata lei a riunirci e a proporre questa sfida: creare un pastificio che fosse diverso dagli altri, che coniugasse il nuovo con l’antico, che si richiamasse alle vecchie tradizioni, ma che sapesse anche sfruttare le occasioni offerte dalla tecnologia per regalare ai visitatori un’atmosfera magica tra il percorso multimediale, la sala di degustazione e la cucina a vista.
Più facile a dirsi che a farsi. Ma non ci abbiamo pensato due volte: ci siamo buttate nel fuoco per realizzare il nostro sogno.
Lo abbiamo già detto prima: siamo cinque donne ed esprimiamo altrettante professioni, ma la diversità è la nostra forza.
“Il nostro slogan?
La pasta è donna. Proprio come noi.”
Già, nessuna di noi è veramente pastaia.
Eppure questo non è un problema, perché abbiamo il nostro asso nella manica: Don Vincenzo Di Massa.
Dire che un mastro pastaio è riduttivo. Don Vincenzo è un artigiano con i poteri di un mago.
Ha lavorato con le mani nella farina fin dall’età di 14 anni.
E’ la memoria storica di Gragnano, oltre ad essere il custode di un’antica arte tramandata da padre in figlio fino ai giorni nostri.
E infine è anche un meccanico provetto: basta il suo tocco magico per sistemare quella impastatrice che fa i capricci o quel macchinario che singhiozza.
Poteva godersi la meritata pensione dopo una vita spesa nel settore. Ma quando gli abbiamo chiesto di accompagnarci in questo viaggio non ha avuto dubbi: ha detto subito sì.
E ha aggiunto: "In voi vedo la voglia di fare e il nuovo che avanza. Per me è un onore passare il testimone alle ragazze. E poi la pasta è comm a femmena: cchiù l’ accarizz e cchiù te vo bene".
Le sue belle parole ci hanno spinto ad andare fino in fondo. E non solo. Ci hanno anche suggerito il nostro slogan: la pasta è donna. Proprio come noi.
“Tutto ciò che riguarda Gragnano non prescinde dalla pasta IGP, proprio come la nostra start up”
Diverse ma complementari. Vissuti e percorsi paralleli che all’improvviso si intrecciano all’alba di una sfida difficile, ma anche estremamente eccitante.
Dietro questo progetto ci siamo noi e le nostre storie: quelle di Chiara, Tullia, Anna, Antonella e Daniela. Cinque donne, alcune amiche da sempre, altre di recente data, ma con un grande legame in comune: l’amore per le nostre radici.
Tutte abbiamo a che fare con Gragnano: qualcuna di noi vive qui, altre ci sono nate per poi trasferirsi altrove, altre ancora lavorano qui.
Tullia è psicologa e si occupa di risorse umane, Anna è commercialista e a lei abbiamo affidato la contabilità.
Antonella ha una lunga esperienza nel settore import-export e pertanto cura i rapporti con fornitori e clienti.
Daniela ha lavorato nella ristorazione ed è la responsabile della nostra sala di degustazione.
E infine c’è Chiara, assessore e studentessa universitaria.
E’ stata lei a riunirci e a proporre questa sfida: creare un pastificio che fosse diverso dagli altri, che coniugasse il nuovo con l’antico, che si richiamasse alle vecchie tradizioni, ma che sapesse anche sfruttare le occasioni offerte dalla tecnologia per regalare ai visitatori un’atmosfera magica tra il percorso multimediale, la sala di degustazione e la cucina a vista.
Più facile a dirsi che a farsi. Ma non ci abbiamo pensato due volte: ci siamo buttate nel fuoco per realizzare il nostro sogno.
Lo abbiamo già detto prima: siamo cinque donne ed esprimiamo altrettante professioni, ma la diversità è la nostra forza.
“Il nostro slogan?
La pasta è donna. Proprio come noi.”
Già, nessuna di noi è veramente pastaia.
Eppure questo non è un problema, perché abbiamo il nostro asso nella manica: Don Vincenzo Di Massa.
Dire che un mastro pastaio è riduttivo. Don Vincenzo è un artigiano con i poteri di un mago.
Ha lavorato con le mani nella farina fin dall’età di 14 anni.
E’ la memoria storica di Gragnano, oltre ad essere il custode di un’antica arte tramandata da padre in figlio fino ai giorni nostri.
E infine è anche un meccanico provetto: basta il suo tocco magico per sistemare quella impastatrice che fa i capricci o quel macchinario che singhiozza.
Poteva godersi la meritata pensione dopo una vita spesa nel settore. Ma quando gli abbiamo chiesto di accompagnarci in questo viaggio non ha avuto dubbi: ha detto subito sì.
E ha aggiunto: "In voi vedo la voglia di fare e il nuovo che avanza. Per me è un onore passare il testimone alle ragazze. E poi la pasta è comm a femmena: cchiù l’ accarizz e cchiù te vo bene".
Le sue belle parole ci hanno spinto ad andare fino in fondo. E non solo. Ci hanno anche suggerito il nostro slogan: la pasta è donna. Proprio come noi.